Ciro il Grande (550-529 a. C.) il settimo re della dinastia Achemenide (550-330 a.C), fondò Pasargade, la prima capitale dei sovrani achemenidi. Secondo la tradizione, Ciro avrebbe scelto questo posto per costruire la sua capitale perché era il luogo della sua vittoria nel 550 a.C. contro l'ultimo re della dinastia dei Medi (708-550 a.C). Questa battaglia decisiva segnò l'inizio degli anni di conquista che portarono alla formazione dell'impero achemenide.
Da quel momento, Pasargade diventò la sede imperiale della dinastia achemenide e vi rimase sotto il regno di Ciro e di suo figlio Cambise II (530-522 a.C). Con la morte di Cambise e l'arrivo al potere nel 522 a.C. di Dario il Grande (522-486 a.C), Pasargade fu relegata in secondo ordine e Persepoli la sostituì, poiché era diventato ovvio che la dinastia sovrana di un impero mondiale doveva essere posta in un ruolo più grandioso e più ricco di quello che Pasargade poteva offrire.
Nonostante questo cambiamento radicale della sua vocazione, Pasargade continuò a prosperare, non soltanto come santuario dedicato al fondatore dell'impero, ma anche come importante centro religioso e militare. Servì anche nelle cerimonie di incoronazione dei re achemenidi. Ciro arrivò ad unificare l’altopiano iraniano e stabilire il primo grande impero dell’Iran che ebbe il suo massimo splendore sotto il regno di Dario, estendendosi della valle dell’Indus alla Grecia, dall'Asia centrale all'Africa del nord-est. Le rovine di Pasargade, meno ben mantenute che quelli di Persepoli, si trovano ad 80 km a nord di Persepoli. Passargade è classificato dall'Unesco e vi si trovano i seguenti monumenti:
La tomba di Ciro
Il palazzo privato
Il palazzo dell’Udienza
La tomba di Cambise
Il palazzo dell'uomo alato
La Cittadella
Gli altari del fuoco
Il caravanserraglio