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Costruita dal re sassanide Shapur І nel III° secolo, Neshabur fu all'epoca isalmica capitale del Khorassan. Fu anche, sotto i Selgiuchidi, uno dei grandi centri intellettuali dell'islam. All’insegnamento mistico si aggiunse quello dispensato dal collegio della Nezamiyah, fondato nel XI° secolo dal grande Vasir Nezam ol-molk, dove insegnavano degli scienziati famosi. Nel 1221, i Mongoli sterminarono la popolazione, massacrando perfino i cani ed i gatti e nel simbolo della distruzione della città che aveva resistito loro, livellarono il suolo dove fu seminato dell’orzo. Neishabur era precedentemente una delle tappe della Via della seta.

A 120 km a sud-ovest di Mashad è situata Neishabur dove si trovano le tombe dei poeti Omar Khayyam, Attar e del celebre pittore contemporaneo Kamal olmolk. Le famose cave del turchese di Neishabour sono nel massiccio di Binalud. I più esperti gioiellieri del mondo conoscono la pietra  "turchese persiano" di Neishabour considerata come la migliore del mondo. In direzione di Neishabur, si visiteranno i villaggi di Fakhr Davud (un caravanserraglio ed un laboratorio di tappeti) e di Ghadamgah (un luogo di pellegrinaggio). Neishabur conserva oggi la sua vocazione principalmente agricola.